James Martin, SJ: 'Dio esiste?'  e altre domande frequenti su fede e religione
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James Martin, SJ: 'Dio esiste?' e altre domande frequenti su fede e religione

Dec 11, 2023

Questo saggio è una selezione di Cover Story, una rubrica settimanale che mette in evidenza le migliori scelte degli editori di America Media.

Quando ho chiesto a un amico gesuita che ha lavorato per decenni con gli studenti delle scuole superiori quali sono le domande più frequenti (FAQ) poste dai giovani sulla fede, ha detto: “A chi importa?” E io ho detto: "Cosa?" Lui rise e disse: “Oh, scusa, non te lo dico! Sto dicendo che per molti giovani la fede e la religione sono irrilevanti. Quindi la questione principale non riguarda qualche questione relativa al cattolicesimo, ma l’intera idea”.

Molti giovani non pensano a Dio e non prestano attenzione alla religione. E quando prestano attenzione è per dire quanto siano terribili le persone religiose: di vedute ristrette, misogine, omofobe e così via. Quindi per questo saggio ho parlato con amici che lavorano con i giovani, e con i giovani stessi, per rispondere alle domande più difficili. Ne ho individuati sette, alcuni richiesti da persone che non sono sicure sulla fede, alcuni da coloro che non sono sicuri della religione e altri che sono credenti ma lottano su come credere e su come appartenere a una chiesa. Eccoli.

1. A chi importa? Perché preoccuparsi della fede? Perché preoccuparsi di Dio?

L'altro giorno ero in vacanza con alcuni amici gesuiti e stavo passeggiando sulla spiaggia. Ero lì, in un ambiente bellissimo e mi sentivo davvero felice. All'improvviso ho iniziato a chiedermi: è tutto qui? Di tanto in tanto, sentiamo tutti un desiderio persistente, il bisogno di qualcosa di più. Parte di ciò potremmo attribuirlo all'avidità, come in "Voglio avere ancora di più di quello che ho adesso". Ma è anche più profondo. È un desiderio sapere qual è il punto di tutto ciò.

Ho parlato con amici che lavorano con i giovani, e con i giovani stessi, per rispondere alle domande più difficili.

Quel desiderio è qualcosa che anche i tuoi amici non credenti, agnostici o atei possono ammettere di provare. Si chiedono di tanto in tanto, per citare una vecchia canzone degli anni ’60: “È tutto quello che c’è?” Oppure: "Qual è il significato della vita?"

Perché anche gli atei e gli agnostici la pensano così? Da dove viene questo desiderio?

La migliore risposta viene da Sant’Agostino, che disse: “Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te, o Signore”. Quel desiderio, quel desiderio di avere di più, quella ricerca di completamento, è il nostro desiderio di Dio. E questo, soprattutto, è anche un modo in cui Dio ci chiama. Questa è una cosa che trovo utile chiedere alle persone: avete mai pensato che il desiderio di sapere di più, di comprendere di più, di essere di più, di vivere in modo più pieno, sia un desiderio di Dio?

In quale altro modo Dio ci chiamerebbe se non per mettere quel desiderio dentro di noi? Qualche anno fa sul muro di una casa di ritiro vidi una targa che diceva: “Ciò che cerchi, cerca te”. Quindi una risposta alla prima domanda: chi se ne frega? è "Lo fai, se sei onesto con te stesso". E anche Dio si preoccupa, perché il desiderio che provi per il completamento, per la soddisfazione, per l'appagamento, è il tuo desiderio per Dio, e il tuo desiderio per Dio è, ancora una volta, il desiderio di Dio per te.

2. Dio esiste?

Se vogliamo parlare di FAQ dobbiamo parlare della più grande delle domande: Dio esiste? Naturalmente non esiste una risposta del tutto soddisfacente, nessuna prova ermetica dell’esistenza di Dio. Santi, teologi e altri pensatori si sono confrontati per anni con questa domanda. Se esistesse una prova ineccepibile, tutti ci crederebbero.

Vorrei condividere come rispondo a questa domanda quando mi viene posta. Se una persona è aperta al filosofare o al teologizzare, spesso mi pongo la domanda che mi ha bloccato durante i miei studi di filosofia: perché c'è qualcosa e non niente? Questo di solito fa riflettere la gente. Allora ci si può chiedere, à la Aristotele: non doveva esserci qualcosa che ha dato inizio a tutto questo? Anche se credi nel Big Bang, quando la materia inimmaginabilmente densa esplose nell’universo, devi chiederti: da dove viene quella materia inimmaginabilmente densa? La mente umana, che comprende naturalmente causa ed effetto, è spesso stimolata a pensare attivamente da questa domanda. Deve esserci, per parafrasare Aristotele, una “causa senza causa”.